Attualità

Imprenditori in crisi uniti in un flash mob

Titolari e lavoratori scendono in strada col tricolore in mano per richiamare l'attenzione sulle difficoltà in cui l'emergenza sanitaria li ha gettati

I vertici delle categorie pistoiesi alla presentazione dell'iniziativa

Riapertura immediata, in sicurezza, di tutte le attività chiuse, moratoria fiscale per il 2021 e ristori urgenti, proporzionali alla perdita di fatturato: queste le tre richieste principali che gli imprenditori del terziario della provincia di Pistoia porteranno all’attenzione del governo lunedì primo Marzo, uniti dal tricolore nel flashmob #salviamoleimprese: salute e lavoro possono convivere.

L’iniziativa – che si svolgerà in contemporanea alle altre città toscane – coinvolgerà sul territorio provinciale il centro storico di Pistoia e di Abetone, dove gli imprenditori di Confcommercio e di Confesercenti andranno a formare una catena umana, immobile e silenziosa che, nel pieno rispetto delle normative anti contagio, si snoderà in alcune delle vie principali.

In piedi, uno accanto all’altro – ma a distanza di sicurezza – gli imprenditori e i collaboratori del terziario terranno per mano il tricolore e indosseranno alcuni cartelli. L'intento, spiegano le due associazioni in una nota, è quello "di testimoniare quanto tutte le attività del settore siano interconnesse, tanto che la chiusura imposta ad alcune si riflette in modo determinante anche sulle altre, con una drammatica flessione del lavoro".

Unica, affermano dalle categorie, la parola d'ordine al centro della manifestazione: svolta. "Una svolta ormai irrimandabile da parte del governo nella gestione dell’emergenza - spiega la nota di presentazione dell'iniziativa - che da un anno sta mettendo in ginocchio l’economia locale, con la perdita di tante, troppe attività".

A conclusione del flashmob avverrà la consegna al prefetto di Pistoia Gerlando Iorio, in qualità di rappresentante del governo sul territorio, delle richieste delle categorie. A lanciare il proprio silenzioso allarme saranno i ristoratori, che continuano a muoversi fra chiusure a singhiozzo comunicate due giorni prima della loro entrata in vigore, nonché imprenditori del settore turistico, come i gestori delle strutture ricettive spesso costretti a sospendere le attività.

"Basti pensare a Montecatini Terme che ha perso i propri principali flussi di visitatori e che sta vivendo una delle situazioni più critiche nella nostra provincia", affermano da Confesercenti e Confcommercio. In prima linea anche i gestori degli impianti sciistici, il mondo dello spettacolo, quello degli eventi e delle cerimonie, i negozianti, gli agenti di commercio, i liberi professionisti, i grossisti, gli ambulanti, i gestori delle palestre.