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Furbetti dell'Rca, a processo paga solo il perito

Un'ultima condanna, ma anche tante assoluzioni per prescrizione, per il processo su un'ampia vicenda di truffe alle assicurazioni tra Pistoia e Prato

Nel procedimento è stata contestata anche l'associazione per delinquere finalizzata alla truffa. Sono stati esaminati oltre 500 sinistri taroccati, o perché inventati (oltre un centinaio) o perché furono gonfiati i risarcimenti (quasi 400).

Un'ultima condanna, ma anche tante assoluzioni per prescrizione, hanno concluso a Pistoia un processo che ha trattato un'ampia vicenda di truffe alle assicurazioni su sinistri stradali attuate tra il 2003 e il 2008 tra Prato e Pistoia da un gruppo di cui facevano parte, secondo le indagini della guardia di finanza, il responsabile di una carrozzeria, periti, medici, un direttore di banca.

Il collegio del tribunale di Pistoia ha condannato a cinque anni per associazione per delinquere finalizzata alla truffa un perito che fu incaricato dalla carrozzeria attorno a cui ruotavano le truffe. 

Sei invece gli assolti per prescrizione da accuse di falso e danneggiamento fraudolento; altri quattro gli assolti per non aver commesso il fatto rispetto ad accuse a vario titolo, di simulazione di reato. 

Il collegio ha stabilito anche il risarcimento dei danni e il pagamento delle spese a favore delle compagnie assicurative Axa, Unipol-Sai, Zurich Insurance, Allianz, La Mattina Nada.

In tutto gli indagati furono 26 ma nel 2014 in udienza preliminare ci furono molti patteggiamenti, sotto i 3 anni, per analoghe accuse, e il proscioglimento di un medico. 

Nel dicembre 2008 la vicenda emerse anche perché ci furono quattro arrestati ai domiciliari. Uno di questi, che stette ai domiciliari oltre sei mesi e che fu considerato tra i promotori dell'organizzazione, è stato assolto con formula piena.