Attualità

Moglie uccisa, il marito chiede i danni allo Stato

Il marito della giovane donna uccisa nell'incendio di Sammommè potrebbe chiedere un risarcimento danni nei confronti dello Stato e del premier Renzi

L'omicidio di Sammommè potrebbe presto diventare un caso di giurisprudenza.

Il marito della giovane donna bruciata viva dentro la sua casa di Sammommè in un incendio appiccato da un richiedente asilo pachistano (vedi articolo collegato), potrebbe chiedere un risarcimento danni allo Stato.

Attraverso il proprio avvocato, il marito della donna, marocchino anche lui ma residente a Pistoia da almeno venti anni, potrebbe far causa niente meno che allo Stato italiano visto che è proprio lo Stato ad aver portato in Italia l'omicida di sua moglie, in attesa che venisse esaminata la sua pratica di richiesta di asilo. 

Sulla stessa scia di difesa legale, il marito potrebbe chiedere un risarcimento anche al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, sulla base di una direttiva europea che obbliga lo Stato a risarcire le vittime di reati violenti ed intenzionali commessi sul territorio nazionale quando i responsabili del crimine sono nullatenenti. 

Benché la direttiva della Comunità Europea non sia ancora stata recepita dall’ordinamento italiano, lo Stato non può dormire sonni tranquilli: una recente sentenza del tribunale di Torino potrebbe aver creato un precedente e aperto la strada alla richiesta di risarcimento danni del marito della giovane uccisa a Sammommè.