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Morì nel cantiere, condannato chi fece lo scavo

Terza condanna, in un terzo distinto procedimento, per il decesso di un muratore a Casalguidi che rimase travolto dentro la buca di un cantiere

Terza persona condannata per la morte di Francesco Lanciano, 45 anni, muratore che il 6 Agosto 2009 rimase travolto dentro la buca di un cantiere, alta sei metri, per il cedimento del terreno.

Il tribunale di Pistoia ha condannato il titolare dell'impresa, che aveva fatto lo scavo, a otto mesi per omicidio colposo. 

Secondo l'accusa, i lavori sarebbero stati eseguiti in difformità dalla perizia geologica e le opere di protezione dello scavo non sarebbero state adeguate.

Si tratta del terzo condannato, in altrettanti procedimenti, per la morte di Francesco Lanciano. In precedenza erano stati condannati il datore di lavoro del muratore (a un anno), e l'architetto responsabile della sicurezza del cantiere (a otto mesi), per cui ci sarà il processo di appello. 

Nella sentenza è stata stabilita una provvisionale di 40mila euro a favore dell'inali, costituitasi parte civile.