Creatività, colori e innovazione tecnologica sono le colonne portanti delle produzioni presentate quest'anno e declinate secondo il tema guida delle fiere fiorentine2015, Walkabout Pitti, il viaggiare a piedi.
Grandi protagoniste le viscose, la seta, il lino, la iuta e il cotone, ibridate e trasformate dalla tecnologia, mentre il cashmere e il merino sono diventati ancora più leggeri e impalpabili.
La tecnologia ha messo a punto anche processi di tintura sempre meno impattanti con l'ambiente e in grado di valorizzare le caratteristiche dei filati. Particolarmente in auge le fantasie minute con colori metallici e stampe degradé, i tessuti lucidi, il lamé, gli effetti ghiacciati e le patinature.
Sempre più innovativi i filati stretch per assecondare e non costringere i movimenti. Le nuove fibre assicurano ai capi caratteristiche di traspirabilità, antipiega e ottima resa ai lavaggi, proponendo abbinamenti inediti.
Nel 2014 e per il terzo anno consecutivo l'industria italiana della filatura ha registrato un calo: il fatturato dell'anno scorso, secondo le stime del Sistema Italiano Moda, dovrebbe chiudersi con un -2,4 per cento, equivalente a circa 2,9 miliardi di euro. In diminuzione di quasi il 2 per cento anche l'export. Inversione di tendenza, + 0,73 per cento, per le importazioni. Per il 2015 le prospettive non sono negative e, secondo gli addetti ai lavori, si potrebbe finalmente assistere a un'inversione di tendenza.
Nonostante la crisi continua a crescere il fatturato di Lineapiù, azienda con sede a Capalle rilevata nel 2010 da Alessandro Bastagli.
"Abbiamo chiuso il 2014 conn 41,8 milioni di euro dio fatturato - ha spiegato Bastagli presentando l'anteprima dell'estate 2016 - con una crescita del 12 per cento rispetto all'anno precedente. Abbiamo investito 1,3 milioni di euro per rimodernare la tintoria e ampliato il museo di 150 metri quadrati. Ogni giorni riceviamo richieste per visitare questo archivio".