Lavoro

Più assunti e disoccupati, le due facce del lavoro

Dati in chiaroscuro nel focus realizzato da Ires per Cgil Toscana: bene l'export, ma aumentano cig e licenziamenti. Il sindacato: "Qualcosa si muove"

Da un lato la cassa integrazione ancora in crescita, dall'altro gli avviamenti in ripresa, ma anche la disoccupazione che registra un ulteriore aumento. E ancora l'export che mostra finalmente segni di crescita ma il reddito dei lavoratori toscani in calo di 2 punti percentuali.

E' la fotografia in chiaroscuro del lavoro in Toscana scattata dal focus realizzato da Ires per Cgil Toscana nel terzo trimestre dell'anno. Una indagine che mostra, come principale contrasto, soprattutto l'aumento della disoccupazione (9,3%, +1,7% sullo stesso periodo 2013) e dall'altro l'impennata per il secondo trimestre consecutivo degli avviamenti al lavoro (+10,4%) con particolare riferimento a quelli a tempo indeterminato (+13,3%).

Un dato, questo, che secondo Fabio Giovagnoli di Ires, è dovuto "all'aumento di competitività delle aziende più votate all'export, grazie al calo del prezzo del petrolio e alla nuova parità dell'euro col dollaro". 

Gli occupati nell'industria in senso stretto, infine, passano in un anno da 306 mila a 336 mila mentre continua invece la crisi delle costruzioni che perdono altri ottomila occupati. E se da un lato è netto il calo dei cosiddetti "scoraggiati" inattivi (-65 mila unità) dall'altro resta drammaticamente alto il numero dei licenziamenti collettivi che risultano addirittura in crescita del 15,2% nel trimestre.