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Legalizzare l'eutanasia, più di 100mila firme per il referendum

Cappato: "Nonostante gli ostruzionismi e gli ostacoli, abbiamo le condizioni per raggiungere l'obiettivo delle 500mila firme entro il 30 Settembre"

Un banchetto per la raccolta firme - foto Carlo Salvemini da Facebook

Iniziata a Giugno fra lo scettiscimo della politica, la raccolta di firme per promuovere un referendum per l'eutanasia legale, promossa dall'associazione Luca Coscioni, ha raggiunto e superato le 100mila firme. Il merito è delle migliaia di volontari che in tutta Italia stanno organizzando i banchetti per la raccolta e delle migliaia di cittadini che hanno deciso di aderire.

L'obiettivo di mettere insieme di qui al 30 Settembre le 500mila firme necessarie per richiedere il referendum non sembra più impossibile. "Abbiamo creato le condizioni per raggiungerlo, nonostante ostruzionismi e ostacoli di ogni tipo, che stiamo superando grazie all'opera straordinaria di 12mila volontari e volontarie - ha commentato il tesoriere dell'associazione Luca Coscioni Marco Cappato - E' impressionante vedere come il dibattito politico ufficiale sia totalmente disinteressato rispetto alla questione eutanasia e alla raccolta di firme in corso mentre è in atto una mobilitazione in tutte le province italiane con code per firmare che si formano non appena apriamo un banchetto".

Cappato ha spiegato che, allo stato attuale, nessun grande partito nazionale ha aderito all'iniziativa e che molti Comuni rifiutano i moduli e non concedono strade e piazze. Anche la possibilità di sottoscrivere la raccolta per via telematica tramite spid e firma digitale è stata rinviata a più riprese dal governo e ancora non è operativa.

La raccolta di firme però prosegue, nonostante il silenzio istituzionale. O forse proprio per quello. I cittadini vanno avanti.