Attualità

"Politica allergica alla stampa libera"

Nella giornata in ricordo dei cronisti uccisi dalla mafia il presidente dell'Ordine dei giornalisti Iacopino va all'attacco: "Noi non ci arrenderemo"

La politica non ha alcun rispetto per la funzione costituzionale del giornalismo. Questo per lo meno secondo il presidente dell'Ordine, Enzo Iacopino, arrivato a Firenze per partecipare al convegno organizzato nella sede del Consiglio regionale in occasione della giornata in ricordo dei cronisti uccisi da mafia e terrorismo.

Un appuntamento che quest'anno è più attuale che mai viste le recenti minacce arrivate da boss dei casalesi Michele Zagaria all'indirizzo del giornalista di Servizio Pubblico, Sandro Ruotolo

"La politica - ha spiegato Iacopino - si accorge di vergogne ci questo tipo solo quando ci sono delle emergenze e questo lo trovo insopportabile. La politica si libera poi la coscienza  con delle dichiarazioni di solidarietà che in molti casi sono sentite, ma in molti altri si tratta solo di copia e incolla di dichiarazioni precedenti".

Il vero affondo, però, Iacopino lo riserva per il capitolo intercettazioni.

"Non appena due politici di una certa grandezza come Lupi e D'Alema - ha detto il numero uno dell'ordine - vengono coinvolti in alcune intercettazioni, riparte tutto il circolo che tende a mettere la museruola ai giornalisti impedendo ai cittadini di sapere le cose". 

"Se loro pensano che noi staremo zitti - ha concluso Iacopino - si sveglieranno con delle sorprese amare".

La scelta di tenere l'ottava edizione della giornata nazionale dei giornalisti vittime della mafia e del terrorismo a Firenze è tutt'altro che casuale. Tra pochi giorni ricorre infatti l'anniversario della strage mafiosa di via dei Georgofili, che ha segnato tutta la città e i cronisti che quel massacro lo hanno raccontato. Da qui la presenza dei comandanti delle principali forze dell'ordine e del presidente del consiglio regionale, Alberto Monaci.