Attualità

Polizia provinciale ancora nel limbo

Slitta al 27 ottobre il voto sul trasferimento delle funzioni alla Regione. Bugli apre alle modifiche per salvare la professionalità degli agenti

Giovedì prossimo la delibera di Giunta sul passaggio di funzioni e di personale dalle Province alla Regione arriverà in commissione Affari istituzionali. Qui verranno proposte alcune modifiche al testo presentate dai sindacati della funzione pubblica che oggi, in occasione della seduta del Consiglio regionale, hanno portato nuovamente in piazza i lavoratori precari insieme agli agenti della Polizia Provinciale.

La speranza di Cgil, Cisl e Uil è quella di portare a casa una proroga della data del 31 ottobre, quando il corpo della polizia provinciale verrà sciolto e i 170 agenti verranno redistribuiti nelle varie polizie municipali. Scenario che i lavoratori vedono con il fumo negli occhi. "Ciascuno di noi - ha spiegato Claudio Calderai, agente della polizia provinciale in quota Uil - ha una sua professionalità ma sembra che non importi a nessuno. Il lavoro alla provinciale è diverso da quello degli agenti della municipale".

Diversità di cui è conscio lo stesso assessore agli Affari istituzionali, Vittorio Bugli, che infatti ha aperto alla possibilità di mettere nero su bianco sulla legge la proroga della scadenza del 31 ottobre, in modo da trovare una soluzione. L'idea è quella di tenere in vita, magari a ranghi ridotti, la polizia provinciale i cui agenti lavorerebbero però per la Regione. 

Su tutti gli altri punti è aperto un confronto tra parti sociali e Regione. I tempi però sono strettissimi: la legge infatti approderà in aula martedì 27 ottobre.