Cronaca

Polvere da sparo sulle mani del padre e del figlio barricati in casa

Si tratta dei due uomini accusati di tentato omicidio per aver colpito un pompiere che stava forzando la porta della loro casa per eseguire un Tso

L'esame dello stub, uno strumento fornito di tampone adesivo per rilevare tracce di polvere da sparo dalle mani di una persona, non ha chiarito il mistero. Stiamo parlando della vicenda dell'uomo di 44 anni che, il 19 Gennaio scorso, si è barricato nella sua abitazione di Torre del Lago insieme al padre novantenne per sfuggire a un Tso, il trattamento sanitario obbligatorio disposto dal sindaco. 

Mentre i pompieri stavano forzando la porta d'ingresso dell'appartamento per consentire ai vigili urbani di entrare, uno dei due uomini ha sparato due colpi verso la porta e un proiettile, trapassandola, ha colpito di striscio un vigile del fuoco.

La situazione fu sbloccata alcune ore dopo da un'irruzione dei Nocs, padre e figlio furono arrestati con l'accusa di tentato omicidio in concorso e successivamente il 44enne ha dichiarato alla Polizia che a sparare è stato il genitore, versione confermata anche da quest'ultimo durante un'intervista a un'emittente locale. 

L'esame dello stub però ha evidenziato la presenza di polvere da sparo sulle mani di entrambi e quindi si è profilata un'altra ricostruzione dei fatti, compatibile con l'ipotesi che uno dei due avesse l'arma in mano e l'altro abbia tentato di togliergliela proprio nel momento in cui sono partiti i due colpi. Le indagini proseguono.