Artigianalità, saper fare, sostenibilità e attenzione al Made in Italy. Sono questi i valori su cui si sviluppano e prendono forma le collezioni degli studenti di Istituto Modartech, la scuola di alta formazione con base a Pontedera e collaborazioni attive nei principali distretti del settore sul territorio. Alla base dei progetti dei corsisti di Fashion Design, un nuovo concetto di vestibilità gender fluid e un focus sugli accessori, con complementi pregiati e lavorati a manualmente.
Focus su otto giovani designer che con le loro creazioni presentano per il progetto di tesi capi innovativi, realizzati con tecniche tradizionali e ispirati dalla varietà del mondo dei tessuti naturali e della moda più autentica.
Dai dettagli ricavati da pezzi vintage e lavorati con agugliatura, uncinetto e patchwork di Irene Zucchelli, alla tessitura delle fibre con un telaio a mano e tinture eco-sostenibili di Sara Pupi, fino alla linea impreziosita dai ricami in oro che simula le riparazioni delle ceramiche rotte dell’arte giapponese Kintsukuroi di Chiara Parentini.
Riflettori accesi anche sulla sartorialità locale con gli abiti che ricordano dipinti di Jacopo Juninger e sulla modellistica, con le linee eleganti e sportive disegnate da Costanza Bellucci e quelle caratterizzate da stampe, materiali leggeri e tecnici di Chiara Volpi.
Ampio spazio all’upcycling, grazie all’uso di capi riciclati e second hand di Sara Vagelli e alle rivendicazioni ambientali e sociali di Sara Giannini che utilizza filati biodegradabili e rigenerati e pelli di scarto alimentare conciate vegetalmente.
A dare prova del talento degli allievi della scuola, una stagione ricca di traguardi che negli ultimi mesi ha contraddistinto Modartech tra le scuole del Fashion System a partire dalla vittoria di Emilia Torcini durante la Milano Moda Graduate, con il premio Vogue Talents Award e il riconoscimento a Giulia Ferruzza nell’ambito di Mittelmoda, fino al premio Best Education 2021, assegnato a Istituto Modartech in occasione dei MF Supply Chain Awards.