Cronaca

Aggressione mani al collo a un agente carcerario

L'operatore di polizia penitenziaria è stato portato in ospedale a seguito del gesto violento da parte di un detenuto. La ricostruzione del Sappe

Il carcere di Porto Azzurro

Aggressione mani al collo nel carcere di Porto Azzurro da parte di un detenuto nei confronti di un agente di polizia penitenziaria finito in ospedale: è quanto sarebbe successo ieri secondo quanto denunciato dal Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe).

E' il segretario regionale del sindacato Francesco Oliviero a ricostruire l'episodio: il detenuto, "dopo aver chiesto di recarsi dal barbiere al pian terreno del reparto, appena giunto nel locale barberia non gradendo la presenza dell’agente che era lì in servizio, lo ha aggredito verbalmente e subito dopo cingendogli le mani al collo”.

L'intervento dell'ispettore di reparto e di un altro agente ha posto fine al gesto violento. Il poliziotto aggredito è stato portato in ospedale dove ha ricevuto 10 giorni di prognosi.

Oliviero mette l'accento anche sullo stato della struttura, "che necessita di una ristrutturazione non più rinviabile" ma soprattutto su una catena di episodi estremi: "Aggressioni, colluttazioni, ferimenti contro il personale, così come le risse ed i tentati suicidi, sono purtroppo all’ordine del giorno”, dice.

Per parte sua il segretario generale Sappe Donato Capece esprime solidarietà al poliziotto ferito ed ha parole di apprezzamento per la professionalità, il coraggio e lo spirito di servizio dimostrati dai poliziotti penitenziari di Porto Azzurro.