Cronaca

Barche con bandiera estera e il fisco non lo sa

Le imbarcazioni di proprietà di tre contribuenti non erano state dichiarate per 5 anni, con un valore di 900mila euro di omessa indicazione

Proprietari di imbarcazioni da diporto battenti bandiera esterna e ignote al fisco: a scoprire due casi è stata la guardia di finanza della sezione navale di Portoferraio. La normativa prevede per i contribuenti italiani l'obbligo di portare in dichiarazione dei redditi nel quadro RW l’acquisto e la proprietà di un’imbarcazione all’estero il cui sfruttamento economico produca reddito in Italia.

Ebbene, le fiamme gialle elbane hanno contestato ai tre proprietari delle due imbarcazioni l’omessa indicazione, per le ultime 5 annualità, delle unità da diporto in possesso, per un valore complessivo del periodo di circa 900mila euro. Per loro sono in corso di definizione le relative sanzioni amministrative che si attesteranno dal 3% al 15% dell’importo non dichiarato.

"L’immatricolazione presso stati esteri di imbarcazioni da diporto di proprietà di cittadini italiani, nota anche come  flagging out - spiega una nota delle Fiamme Gialle - avviene soprattutto con lo scopo di sottrarre i beni alle normative nazionali fiscali e di sicurezza della navigazione e, contestualmente, depotenziare la possibilità di controlli a bordo nelle acque territoriali".