Dopo il sequestro arriva la maximulta che potrebbe raggiungere l'importo massimo previsto cioè 180mila euro. La sanzione è piombata addosso all'azienda edile ritenuta responsabile dello stoccaggio di 600 tonnellate di rifiuti in un'area demaniale marittima vicina all'imbarco dei traghetti sequestrata dalla guardia di finanza lo scorso 30 aprile a Portoferraio.
Dopo il sequestro, i finanzieri hanno passato al setaccio la documentazione riguardante la gestione e lo smaltimento dei rifiuti. Dai controlli è emerso che non sono mai stati compilati 25 formulari relativi al trasporto di rifiuti, in parte stoccati nell'area sequestrata. Da qui la contestazione all'azienda e la multa.
Dell'accertamento è stata informata anche la Direzione ambiente ed energia - settore rifiuti e bonifiche della Regione Toscana.