Lavoro

Poste in sciopero per il no alla privatizzazione

Centiania di persone alla manifestazione regionale di Firenze nell'ambito della protesta nazionale indetta da Slc-Cgil, Slp-Cisl, Failp, Sailp e Ugl

Nella giornata delle celebrazioni per il 50mo anniversario dell'alluvione del 1966 centinaia di dipendenti delle Poste arrivati nel capoluogo da tutta la Toscana hanno partecipato al sit-in organizzato dai sindacati davanti alla sede regionale dell'azienda sotto le logge di via Pellicceria, in pieno centro.

Lo sciopero nazionale è stato indetto da Slc-Cgil, Slp-Cisl, Failp, Sailp e Ugl. Al centro delle contestazioni la completa privatizzazione di Poste Italiane annunciata dal governo. Un'operazione fortemente contestata dai lavoratori per le ripercussioni che avrebbe sulla qualità dei servizi offerti ai cittadini, a partire da quello, fondamentale, del recapito, e per i tagli all'organico che potrebbe comportare.

"Questa operazione metterebbe a rischio a livello nazionale circa ventimila posti di lavoro sia nel settore postale che nel finanziario, di cui oltre mille in Toscana - si legge in una nota dei sindacati - Nella nostra regione il personale applicato alla sportelleria e al recapito è insufficiente per garantire i servizi ai cittadini e questo determina una situazione non più sostenibile".