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Poste, mozione del Consiglio contro le chiusure

Il documento è stato approvato all'unanimità e chiede alla giunta regionale di attivarsi per contrastare il taglio di 59 uffici in Toscana

Il primo firmatario della mozione è stato il capogruppo del Pd Leonardo Marras ma poi il documento è stato sottoscritto da tutti i gruppi consiliari. 

Il presidente dell’Assemblea regionale, Eugenio Giani, ha dichiarato che “per rendere più stringente il lavoro del Consiglio, nei prossimi giorni convocherò il direttore regionale di Poste per chiedere un impegno che possa scongiurare la chiusura degli uffici postali”.

Illustrando la mozione, Marco Niccolai del Pd che ha ricordato che Poste sta riproponendo un piano di soppressioni praticamente analogo a quello dei mesi scorsi, con la chiusura di 59 uffici dislocati in territori montani, agricoli o disagiati che spesso rappresentano ll’ultimo presidio pubblico in quelle zone della Toscana. Il piano prevede anche la riduzione di orario per altri 37 uffici postali.

Annunciando il voto favorevole del gruppo Sì Toscana, Tommaso Fattori ha sottolineato che “Poste Spa, procedendo allo svuotamento della presenza pubblica in parti diagiate del territorio per inseguire solo la logica del profitto, procede a rendere sempre più periferici quei territori che già lo sono per collocazione geografica”.

Per Stefano Mugnai (Forza Italia) “è positivo che il Consiglio regionale, come sottolineato dal presidente Giani, assuma su di sé un’iniziativa forte su questa vicenda. La Giunta, però, deve continuare a svolgere il suo ruolo ed è utile che venga a riferire in aula quanto ha fatto finora”.

“Noi abbiamo accolto con favore la mozione contro i tagli agli uffici postali, perché era un argomento sul quale anche noi stavamo lavorando”, ha sottolineato Elisa Montemagni (Lega Nord) che ha definito l’eventuale chiusura degli uffici come “un’emergenza sociale per molti territori”