Lavoro

Poste, niente straordinari fino al 7 ottobre

Mobilitazione in Toscana del personale di tutti i settori. I sindacati: "Lotteremo fino alla fine contro una privatizzazione scellerata"

Dopo la manifestazione di Firenze del 27 luglio scorso, quando oltre mille lavoratori sfilarono per le strade del centro fino al presidio sotto la prefettura, i dipendenti di Poste Italiane della Toscana non si fermano. 

Da oggi all 7 ottobre Slc-Cgil, Cisl-Slp, Uilposte, Failp-Cisal, Confasl e Ugl hanno proclamato lo sciopero degli straordinari in tutta la regione. Una mobilitazione che riguarderà il personale di tutti i settori di Poste per ribadire con forza le posizioni dei sindacati, contrari "alla privatizzazione aziendale decisa del Governo al solo scopo di fare cassa", alla mancanza di investimenti previsti dal piano industriale, a un progetto di riorganizzazione del recapito e della logistica che ad Arezzo e Prato, "ha creato grandi disagi a lavoratori e cittadini. "Un progetto che va rivisto e condiviso con le organizzazioni sindacali" dicono i lavoratori.

Fra le richieste del personale postale toscano,  una nuova destinazione d'uso del CMP di Firenze, ambienti di lavoro rispettosi delle norme di sicurezza e di tutela della salute, strumenti di lavoro più adeguati e moderni.

Oggi pomeriggio a Firenze si è tenuto anche l'esecutivo regionale della Uilposte Toscana a cui hanno partecipato Pierpaolo Bombardieri, segretario organizzativo Uil nazionale, e Claudio Solfaroli, membro della segretario nazionale Uilposte, e al segretario generale della Uilposte Toscana, Renzo Nardi. "Esprimiamo vicinanza e apprezzamento per la mobilitazione dei lavoratori toscani di Poste Italiane" ha commentato Bombardieri.