Politica

Potere al Popolo scende in campo in Toscana

Il segretario Acerbo dà il via alla corsa per le politiche e per le amministrative di Siena, Pisa e Massa. Campagna contro il governatore Rossi

Alessandro Favilli e Maurizio Acerbo

"Le liste di Potere al Popolo si chiuderanno fra oggi e domani, poi saranno le assemblee a decidere e subito dopo inizieremo la raccolta delle firme". Con queste parole il segretario nazionale di Rifondazione comunista Maurizio Acerbo, affiancato da quello regionale Alessandro Favilli, ha annunciato la discesa in campo in Toscana in vista delle elezioni politiche del prossimo 4 marzo.

Rifondazione parteciperà anche alle amministrative 2018. "In Toscana ci saranno liste unitarie della sinistra, alternative al Pd, sia a Pisa che a Siena che a Massa - ha detto Favilli - Il processo di Pisa è già molto avanzato ed è supportato dall'esperienza insieme a Una città in comune, da cui ripartiamo, sempre allargando e mai respingendo. Anche i compagni di Siena stanno lavorando su questo e la costruzione della lista nazionale di Potere al Popolo sta dando una mano a questo percorso. Massa è una realtà particolare, l'idea è di proseguire sul modello assembleare".

I vertici di Rifondazione Comunista hanno presentato anche una campagna contro il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, passato da Pd ad Articolo Uno-Mdp e intitolata Il Trasformista. La campagna si concretizzerà attraverso cartelli, volantinaggi, social network e iniziative varie e sarò articolata attraverso una serie di “puntate” dedicate a singoli aspetti delle politiche della Regione Toscana e del suo presidente, dalla sanità alle grandi opere.  

“L’esempio di quanto avviene in Toscana - ha spiegato Acerbo - Si può andare a Roma a dichiarare di voler fare, come recita il titolo di un libro di Rossi, le rivoluzioni socialiste, ma i fatti ci dicono che non solo hanno sostenuto le politiche neoliberiste per 25 anni, e fino ad oggi al governo del paese, ma che queste si rivendicano - non escludendole affatto anche per il futuro - e nei territori queste si continuano a praticare e sostenere. Come in Toscana, come a Firenze, ecc. Per questo siamo sempre più convinti che ci voglia un alternativa a questa politica politicante: la vita concreta delle persone, il loro futuro non può aspettare oltre".