Sono 46 i lavoratori in nero trovati da una task force formata da carabinieri, polizia municipale e ispettori dell'Inps e dell'Inail nel corso di un blitz messo in atto in 16 aziende del comparto tessile e dell'abbigliamento.
Due imprenditori sono stati arrestati, altri dieci denunciati, con sanzioni e ammende per violazioni varie inerenti il lavoro e la sicurezza per più di 180mila euro. I reati contestati, a vario titolo, sono sfruttamento, occupazione di lavoratori privi del permesso di soggiorno, inottemperanza delle disposizioni sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Uno dei due imprenditori arrestati è stato anche interdetto dall'attività per un anno.
Questo tipo di controlli rientrano nell'ambito del progetto dell'Unione Europea "Alto al caporalato".