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Coronavirus, bimba cinese risulta negativa

La piccola ha nove mesi, è di origine cinese ed era rientrata da Wuhan nove giorni fa. I genitori l'hanno portata in ospedale perchè aveva la febbre

E’ accaduto ieri sera: una famiglia di nazionalità cinese, rientrata da nova giorni dalla città di Wuhan, epicentro dell'epidemia del nuovo coronavirus, si è recata al pronto soccorso dell’ospedale Santo Stefano perchè la figlia neonata accusava alcuni sintomi sospetti, tra cui febbre alta. La piccola, nove mesi, è stata immediatamente presa in carico dal personale sanitario in pronto soccorso e ricoverata in isolamento in attesa del riscontro diagnostico. Il campione biologico è stato inviato al Policlinico di Siena e in poche ore è arrivato il risultato: negativo. La piccola non ha quindi contratto il nuovo virus influenzale e pur essendo ancora ricoverata non si trova più in isolamento.

E’ la seconda volta che l’Asl ha applicato con successo la procedura di emergenza per la gestione di un caso sospetto. Il primo caso è accaduto la settimana scorsa per una donna di 59 anni di nazionalità italiana, residente a Prato, che ha soggiornato nell’hotel di Roma dove è stata ospite la coppia di cinesi ricoverati all’Ospedale Spallanzani e risultati positivi al coronavirus. Anche il questo caso il test ha dato esito negativo.

Per l’azienda sanitaria è positivo il fatto che per la prima volta, da quando è scattata l’emergenza, una famiglia di nazionalità cinese si sia rivolta volontariamente al servizio sanitario, anche se la procedura corretta prevede che il primo contatto sia con la centrale operativa 118.

“E’ importante ricordare a tutti i soggetti che rientrano nel criterio epidemiologico e con presenza di un quadro clinico a rischio di contattare il 118 e non recarsi direttamente in pronto soccorso - spiega Renzo Berti, direttore Dipartimento Prevenzione - La centrale operativa prenderà in carico la segnalazione ed attiverà i percorsi necessari all’assistenza e alla verifica diagnostica".