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Da profughi a sarti per la serie tv I Medici

Due giovani africani sono entrati nel team di sarti professionisti che realizzeranno i costumi della terza stagione de ''I Medici''

Su 120 sarti, ne sono stati scelti 36, tra cui due ragazzi provenienti dalla Nigeria e dal Burkina Faso: si chiamano Peco Osatohamwen Edwin e Guebre Hamidou. I due sono ospiti del centro di accoglienza di Fiesole, gestito dalla cooperativa Il Cenacolo, sono stati selezionati attraverso un bando pubblico da una giuria composta da professionisti del costume del calibro di Alessandro Lai (già vincitore del Nastro d'Argento) e Piero Risani.

Tutto il lavoro si concentrerà nella bottega di alta specializzazione Costumi Rinascimento, nel cuore di Prato, in un antico convento in via Santa Caterina 13, e durerà due mesi e mezzo. 

I due giovani profughi hanno mostrato grande abilità con ago e filo in più di un'occasione, soprattutto nei mercatini locali, e quasi per caso hanno realizzato il loro sogno. 

Tutto nasce da un'inserzione letta da una volontaria del centro, da qui la scelta di provare a iscrivere i due ragazzi e poi la gioia nello scoprire che tutti e due sono stati selezionati per la bravura mostrata.

I sarti dovranno progettare e creare 60 abiti nobili, 90 cappelli, 12 scarpe e stivali, 60 cinture, 60 borsette e 100 gioielli.

Il progetto è nato dalla collaborazione tra ''Manifatture Digitali Cinema'' di Fondazione Sistema Toscana, Regione Toscana, Sensi Contemporanei, Comune di Prato e la società di produzione Lux Vide. Sono sarti professionisti provenienti da Prato e da tutta Italia, alcuni anche da Brasile, Polonia, Russia e Perù.