Cronaca

Due anni di silenzio prima del rogo mortale

Per la procura la ditta fantasma in cui il 26 agosto morirono due operai era attiva da molto tempo. In manette i titolari e la padrona della casa

Le accuse per le tre persone arrestate dai carabinieri nell'ambito dell'inchiesta sulla morte dei due operai cinesi morti nel rogo della mansarda in cui era stata allestita una ditta abusiva di confezione sono pesanti: omicidio colposo aggravato e incendio colposo aggravato. Sui due titolari cinesi, finiti nel carcere della Dogaia, pende anche l'accusa di omissione dolosa di cautele sui luoghi di lavoro. Con loro è stata arrestata, ma ai domiciliari, la proprietaria dell'appartamento in cui scoppiò l'incendio lo scorso 26 agosto. 

Secondo gli investigatori, la donna sapeva da tempo dell'esistenza della ditta fantasma nella mansarda di sua proprietà. Il procuratore capo Giuseppe Nicolosi ha detto che "dall'analisi del suo computer risultava una versione originale di una lettera di diffida ai cinesi, che la proprietaria diceva di aver scritto pochi giorni prima del rogo: la lettera era pronta già da due anni, in qualche misura da utilizzare in caso del bisogno".

Nell'incendio scoppiato di notte persero la vita un uomo e una donna di 35 anni, entrambi di nazionalità cinese.