Un flusso anomalo di domande di protezione internazionale ha avviato un'indagine che ha portato alla scoperta di un giro di falsi passaporti usati per ottenere permessi di soggiorno. Al culmine dell'inchiesta la polizia di Prato ha denunciato 82 persone, tutte di origine straniera, per il reato di contraffazione di documenti per ottenere il permesso di soggiorno e di uso di atto falso.
L'ufficio immigrazione era stato improvvisamente preso d'assalto da domande di protezione internazionale da parte di cittadini per lo più di nazionalità egiziana e di paesi del Maghreb. Ma a Prato la comunità egiziana conta 113 residenti tutti regolarmente censiti, e l'anomalia ha dato nell'occhio agli operatori.
Quindi le verifiche e il rilievo di diverse irregolarità comuni ai vari atti di domanda: stessa calligrafia, stessa firma, sigilli visibilmente alterati e forse fotocopiati da altri atti, contratti di locazione o compravendita con identica fattura salvo per i dati degli interessati. In più gli ospitanti risiedevano tra Lombardia e nord Italia in genere ma insomma: non in Toscana e men che meno a Prato. Sono scattate 82 denunce.