Cronaca

La prof davanti ai pm, anche il marito in procura

Nel tardo pomeriggio è iniziato l'interrogatorio della donna accusata di aver avuto un figlio da un quindicenne a cui dava ripetizioni di inglese

Aveva chiesto di essere interrogata il prima possibile ed è stata accontentata: poco dopo le 17, la donna di 35 anni accusata di aver avuto un figlio da un quindicenne amico di famiglia al quale dava ripetizioni di inglese ha varcato una porta secondaria della sede della procura. Insieme a lei il marito che ha voluto accompagnarla e che quel bambino di cinque mesi al centro della vicenda l'ha riconosciuto legalmente quando è nato, senza dubitare che la sua paternità potesse venir messa in discussione. La coppia ha anche un altro bambino più grande. Gli avvocati invece sono entrati dalla porta principale, dove li attendevano giornalisti e telecamere.

La donna è infermiera e al momento è indagata per atti sessuali con un minore. Fin dalla prima perquisizione a casa sua ha sempre respinto ogni addebito. 

L'inchiesta è iniziata dopo che i genitori del ragazzino, oggi quindicenne, preoccupati per alcuni suoi atteggiamenti, l'hanno convinto a confidare che cosa lo turbava. E l'adolescente ha così raccontato della relazione cominciata quasi due anni fa con l'amica dei genitori che gli dava ripetizioni. E del bambino di cui potrebbe essere il padre. Poche ore dopo, i genitori hanno sporto querela.

Nelle prossime ore potrebbero arrivare anche i primi risultati delle analisi sul dna della donna e del neonato iniziate venerdì scorso per stabilire con certezza chi è il padre del piccolo. E c'è attesa anche per gli accertamenti effettuati da un perito sulle chat intercorse via telefono cellulare fra la donna e l'alunno (gli apparecchi di entrambi sono al vaglio degli inquirenti).

Nei prossimi giorni i pm ascolteranno anche il quindicenne, alla presenza di uno psicologo.