Cronaca

Nella rivolta in carcere brande usate come arieti

Rivolta nel carcere della Dogaia, denunciata dal sindacato Osapp: sarebbero coinvolti una decina di detenuti, che avrebbero causato gravi danni

Il carcere della Dogaia di Prato

Una violenta rivolta esplosa nel carcere di Prato, cui hanno partecipato una decina di detenuti. Questa è la denuncia del sindacato Osapp, l'Organizzazione Sindacale Autonoma della Polizia Penitenziaria.

Il fatto denunciato è avvenuto ieri, sabato 5 Luglio. "I detenuti hanno utilizzato brande come arieti per sfondare i cancelli di sbarramento - ha spiegato Leo Beneduci, segretario generale di Osapp - barricandosi successivamente nella sezione per impedire l'ingresso degli agenti. Gli arredi sono stati distrutti, i blindati resi inutilizzabili e le suppellettili scagliate contro i muri, causando ingenti danni al penitenziario".

"C'è forte preoccupazione per quanto accaduto - ha aggiunto - è necessario fare piena luce sulle responsabilità relative ai trasferimenti scriteriati di detenuti che il Provveditorato della Toscana e Umbria dispone quando si verificano episodi di disordine. La superficialità con cui si dispongono i trasferimenti è pericolosa per il sistema e gravida di costi".

"Secondo le nostre informazioni - ha concluso Beneduci - tra i protagonisti della protesta alla Dogaia vi sarebbe un detenuto che pochi giorni prima aveva creato disordini in un'altra struttura, da cui il Provveditorato lo ha allontanato, trasferendo altrove l'identico problema. Questo gioco dell'oca non può continuare".