Cronaca

Omicidio di Comeana, complice in silenzio dal gip

L'uomo di 35 anni, arrestato dopo l'omicidio di mercoledì, è rimasto in silenzio mentre il presunto assassino è ancora libero

Il tribunale di Prato

Avvalendosi della facoltà di non rispondere l'uomo di 35 anni, arrestato dai carabinieri dopo l'omicidio di Comeana, è rimasto in silenzio davanti al giudice per le indagini preliminari nell'udienza di convalida che si è tenuta questa mattina nel tribunale di Prato.

L'uomo, di professione imbianchino, giovedì era insieme al presunto assassino di Gianni Avvisato, il personal trainer di 38 anni ucciso giorni fa sulla porta di casa con un colpo di pistola.

Il 35enne è accusato di concorso in omicidio con il presunto killer che al momento è ricercato. I due avevano litigato per strada con Avvisato per poi sparargli e darsi alla fuga in auto.

Subito dopo l'arresto l'imbianchino aveva ammesso la sua presenza sul luogo del delitto ma aveva detto di non essere stato lui a sparare, indicando invece la persona che era con lui come l'esecutore degli spari che hanno ucciso Avvisato.

Il presunto killer, di 55 anni, ha numerosi precedenti penali come rapine, risse, evasioni e anche un omicidio di un boss della mafia, avvenuto nel 1987. Per quest'ultimo reato il ricercato era stato condannato in via definitiva per 20 anni.

Gli avvocati del 35enne avevano chiesto al giudice di alleggerire la misura cautelare del loro assistito: dal carcere ai domiciliari ma il gip ha rigettato la richiesta e l'imbianchino deve restare in carcere.