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Ondata Pride, in 30mila alla manifestazione

Grande sfilata per le strade di Prato per il Toscana Pride, con amministratori da tutta la regione. Polemica sull'esposizione dei simboli ebraici

La partenza del Toscana Pride

La Toscana del Pride si è ritrovata a Prato per la sfilata che ha portato migliaia e migliaia di persone - 30mila, secondo gli organizzatori - tra le strade della città, da piazza del Mercato nuovo fino a piazza Santa Maria delle Carceri.

L'evento di quest'anno, dal titolo "Abbattiamo i muri. Tessiamo i futuri", si è arricchito anche di 12 carri e, nella serata, si concluderà con la festa del parco di Montuliveto a Pistoia, con ospite BigMama.

"Una comunità festante, infestante che ha fatto sentire la propria voce per denunciare la violenza istituzionale del Governo Meloni e le gravi violazioni dei diritti umani dei Governi autoritari e oppressivi di tutto il mondo - hanno scritto dal Comitato del Toscana Pride - . dedichiamo questo Pride al popolo palestinese e a tutti i popoli oppressi, violati nel loro diritto all’identità e all’autodeterminazione. Lo stesso diritto che viene negato alle persone trans e non binarie ostracizzate nei loro percorsi di affermazione di genere, alle persone piccole che hanno due papà e due mamme e che per lo Stato italiano sono orfani di uno dei due genitori".

"Sono qui, insieme alla comunità arcobaleno, per ribadire l’impegno della Toscana per l’affermazione dei diritti e il rispetto di tutte e di tutti - ha affermato Eugenio Giani, presidente della Toscana - la libertà di orientamento sessuale resta una grande questione della democrazia e della civiltà nel nostro Paese e oggi da Prato si alza ancora una volta un messaggio chiaro per chiedere una società aperta, senza pregiudizi e discriminazioni".

Non è mancata la polemica nelle ore precedenti all'inizio del corteo. Dall'associazione Keshet, gruppo ebraico Lgbtqai+, è arrivata infatti la denuncia sul divieto imposto dagli organizzatori all'esposizione della bandiera arcobaleno con la Stella di David. "Non saper includere le persone ebree è una sconfitta per l'intero movimento - ha detto Ariel Heller, board Keshet Italia e presidente Keshet Europe - questi simboli non possono essere confusi con alcuna bandiera nazionale".

"Il Comitato Toscana Pride precisa di aver informato per tempo l’associazione che sfilare con i propri simboli, metterebbe a rischio la sicurezza di tutte le persone presenti in parata - hanno spiegato gli organizzatori - siamo consapevoli di non poter vietare la partecipazione dei singoli alla parata ma prendiamo nettamente le distanze da chi ha posizionamenti sionisti. Nel documento politico del Toscana Pride, infatti, c’è una chiara ed esplicita condanna del genocidio palestinese e delle gravi violazioni dei diritti umani compiute dal Governo israeliano".