Cronaca

Assunzioni e matrimoni di comodo per i permessi di soggiorno

Conclusa un'articolata indagine della guardia di finanza. 97 persone indagate. Tra loro 4 professionisti considerati al vertice dell'organizzazione

La guardia di finanza ha stroncato un maxi giro di false assunzioni di lavoro e di matrimoni di comodo organizzati dietro pagamento al fine di ottenere il rilascio di permessi di soggiorno.

Le indagini condotte dalle fiamme gialle sono partite da una azienda del territorio pratese che, secondo quanto emerso, nel tempo avrebbe assunto 124 persone in modo fittizio, proprio in prossimità delle scadenze dei documenti per il soggiorno.

Successivamente sono emersi ulteriori scenari investigativi ma con lo stesso denominatore comune: quello del favoreggiamento o lo sfruttamento dell’immigrazione clandestina. Gli accertamenti si sono dunque ramificati in diversi filoni che, a conclusione delle indagini, hanno portato al rinvio a giudizio di 97 persone con accuse che vanno, a vario titolo, dal favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, alla falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, fino alla sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte. Tra gli accusati ci sarebbero anche 4 professionisti delle province di Prato e Pistoia, considerati al vertice dell'organizzazione.

Un filone, come detto, riguarda i matrimoni comodo, ovvero organizzati, dietro un pagamento di 5mila euro, tra italiani e donne straniere al fine di far ottenere a queste ultime il permesso di soggiorno.

Gli altri due filoni investigativi hanno riguardato la presentazione delle domande di sanatoria per regolarizzare lavoratori stranieri impiegati come braccianti o come collaboratori domestici e un sistema illecito di imprese "apri e chiudi" con il quale più ditte avrebbero accumulato e mai saldato circa un milione di euro di debiti nei confronti dell'erario.