Attualità

Trapianto di fegato salva un neonato

Maratona dei sanitari dell'ospedale di Prato per salvare la vita a sei pazienti: tra questi un neonato di 6 mesi che ha ricevuto il fegato

Nei giorni scorsi all’Ospedale di Prato si è verificata una situazione eccezionale: sono stati individuati due donatori multitessuto in arresto cardiaco deceduti nei reparti di degenza, tre donatori di organi e tessuti deceduti in terapia intensiva in morte encefalica ed infine un donatore di polmone a cuore fermo deceduto.

Nonostante la quasi contemporanea gestione della complessa procedura sanitaria da attivare in questi casi gli operatori e le strutture del Santo Stefano hanno reagito benissimo e l’esito è stato positivo: i sei donatori hanno permesso i trapianti in Centri regionali ed extraregionali in pazienti in lista d’attesa: quattro hanno ricevuto il fegato e tra questi un bambino di appena 6 mesi, due il rene; in due donatori è stato possibile prelevare anche i tessuti tra cui le cornee, i tessuti cutaneo ed osseo poi inviati alle Banche dei tessuti regionali per il relativo trattamento conservativo che permetterà in futuro di trapiantare altri dieci pazienti in lista di attesa per un tessuto.

Primo donatore a cuore fermo. Rilevante, per la particolare modalità, la donazione di un paziente di 45 anni il quale, deceduto per improvviso arresto cardiaco mentre era per strada, pur essendo stato prontamente trattato dal 118 e nonostante tutti gli sforzi profusi dal personale del DEA/PS, non è stato possibile in alcun modo salvare. L’attenzione si è quindi rivolta ad una possibile donazione di polmoni dando avvio a Prato, alla prima esperienza di prelievo di organi in donatore a cuore fermo. Il paziente era iscritto all’AIDO, com’è stato possibile verificare sul Sistema Informativo Trapianti nazionale e come confermato anche dai familiari.

All’impegnativo percorso di donazione e trapianto dei sei pazienti hanno contribuito i medici e gli infermieri del DEA, diretto dal dottor Simone Magazzini e dalla coordinatrice infermieristica Tania Masolini, del 118 diretti dal dottor Rocco Giuseppe Caprino e dalla coordinatrice infermieristica Concetta Manzone, della Rianimazione diretta dal dottor Guglielmo Consales e dalla coordinatrice infermieristica Beatrice Bettazzi e dagli operatori del comparto operatorio diretti dalla coordinatrice infermieristica Donatella Granci.

L’Azienda ringrazia le famiglie dei donatori che aderendo alla volontà dei propri cari, hanno permesso di ritornare alla vita di molti pazienti.