È scattato il sequestro penale preventivo per 98 cani, tutti quanti ritrovati in un allevamento risultato abusivo nella zona sud di Prato, dove secondo gli inquirenti sarebbero stati detenuti in condizioni igienico-sanitarie precarie.
L'operazione è scaturita da una serie di indagini che avrebbero fatto emergere un traffico illecito di cani venduti online. Per questo, la Procura della Repubblica di Prato ha ordinato una perquisizione che ha impiegato agenti di Polizia Locale, ma anche la Guardia di Finanza e le guardie zoofile dell'Enpa di Firneze-Prato.
Nella struttura perquisita, gli inquirenti hanno rinvenuto gli animali, alcuni anche deceduti, compresi dei cuccioli. Tra quelli ancora in vita, ben 85 sono barboncini Toy, mentre i restanti sono Golden Retriever, Dogo, Rottweiler, Maltesi, Corso e incrocio tra Spitz e Volpino. Contestualmente è stato attivato anche l'intervento del Servizio Veterinario dell'Ausl Toscana centro, fondamentale per la prima assistenza e la sorveglianza degli animali sequestrati.
Secondo quanto accertato dalla Procura, l'allevamento avrebbe operato senza autorizzazione comunale, sia per la detenzione che per la vendita degli animali. Al vaglio ci sono numerosi contratti e documenti che attestano le compravendite di cani, oggetto di approfondimento investigativo. "La "responsabilità del proprietario - evidenzia la nota della Procura - dovrà essere vagliata nelle successive fasi del procedimento".