Stupri, torture, minacce lama in pugno. Tutto dietro le sbarre del carcere della Dogaia a Prato. Episodi che la procura pratese non esita a definire "agghiaccianti". E' quanto emerso in un'inchiesta, non la prima, sul penitenziario di Prato. Le indagini seguono di pochi giorni la rivolta dei detenuti esplosa sabato scorso, portando alla luce violenze gravissime e non sporadiche.
Le presunte brutalizzazioni individuate dagli inquirenti riguardano due casi avvenuti nel 2020 e nel 2023. Includono torture anche con pentole bollenti, pugni, mazze e ripetuti abusi sessuali talvolta sotto minaccia di un rasoio. Due detenuti sono sotto processo.
Intanto nel carcere sono state disposte nuove perquisizioni che hanno portato a ulteriori sequestri.