Cronaca

Tensioni in carcere, rivolta dei detenuti

Neon divelti, brande usate per barricarsi: i disordini nel penitenziario pratese della Dogaia hanno coinvolto decine di reclusi. Notte di mediazione

Il carcere della Dogaia a Prato, teatro del tentativo di rivolta

Tensione nel carcere pratese della Dogaia con una ventina di detenuti che ieri sera hanno dato vita a un tentativo di rivolta. Neon divelti per lasciare al buio la prima sezione, brande di ferro per barricarsi nel reparto: le opere di mediazione sono proseguite per gran parte della notte, e la protesta è rientrata solo verso le due dopo una lunga trattativa.

A dare notizia dei disordini è Giulio Riccio della Funzione Pubblica Cgil. Sulle motizazioni che hanno fatto scattare l'azione dei detenuti sono stati avviati accertamenti.

Intanto dal sindacato arriva la solidarietà a tutto il personale del carcere di Prato: "La funzione pubblica Cgil aveva già segnalato agli organi competenti la necessità di allontanare dall’istituto alcuni dei protagonisti della vicenda, ma senza esito", si sottolinea in un comunicato. 

Preoccupazione è stata espressa dal coordinatore nazionale Fp Cgil Donato Nolé: "L’episodio di Prato rappresenta l’ennesimo segnale di crisi del sistema penitenziario nazionale, evidenziando la necessità di interventi immediati per evitare il ripetersi di simili situazioni", sono le conclusioni.