Attualità

In Toscana la casa dei reperti extraterrestri

L'Agenzia spaziale italiana ha scelto il Museo italiano di scienze planetarie di Prato come luogo di custodia e studio di materiali raccolti su Marte

Antonella Fioravanti, presidente della Fondazione Parsec

Sarà in Toscana la casa dei reperti extraterrestri raccolti su Marte: è infatti in dirittura d’arrivo il progetto che vede la realizzazione di una 'curation' per questo tipo di materiali a Prato, con il coinvolgimento della Fondazione Parsec e del Museo italiano di scienze planetarie per la realizzazione della struttura che troverà posto in città, probabilmente nella futura sede del Parco delle Scienze e della Cultura.

La notizia catapulta Prato e la Toscana in una realtà internazionale. La 'curation' è infatti un luogo dove vengono custodite e conservate le meteoriti e gli altri campioni per metterli a disposizione della comunità scientifica. Nel caso pratese sarà istituita insieme ad Asi (Agenzia Spaziale Italiana), Università di Pisa e di Firenze, Istituto Nazionale di Astrofisica, Comune di Prato e Regione Toscana.

“La scelta è caduta su Prato proprio perché qui si trova il museo che possiede la più grande collezione italiana di materiali extraterrestri e che ha competenze in materia riconosciute a livello internazionale", spiega la presidente della Fondazione Parsec Antonella Fioravanti. 

"Parsec è al centro di un ventaglio di esperti, anche in Toscana, che si occupano di materie planetarie”.

L’accordo c’è, ma manca ancora qualche tassello per l’ufficialità. A breve, annuncia la stessa Fondazione in una nota, verranno delineati alcuni particolari necessari al procedere del progetto ed entro le prossime settimane un comunicato ufficiale dell’Asi darà conto di tutti i dettagli.

"La 'curation' ospiterà materiali analoghi a quelli extraterrestri, cioè campioni terrestri che riguardo allo studio assomigliano a quelli extraterrestri, meteoriti come quelle del museo e anche strumentazione per fare alcuni tipi di analisi. Prato entrerà quindi a far parte delle 'curation' che accoglieranno per esempio i materiali provenienti da Marte della missione Mars Sample Return nel 2030”, si spiega ancora.

Il Museo Italiano di Scienze Planetarie possiede la più importante collezione di meteoriti in Italia ed è anche repository, cioè struttura riconosciuta dalla Meteoritical Society per accogliere questi straordinari oggetti.