Cronaca

Tratta delle schiave, una ragazza è scomparsa

Una delle giovani nigeriane costrette a prostituirsi a Prato è sparita nel nulla: indagini anche per omicidio e occultamento di cadavere

All'interno della tragica di vicenda delle giovanissime ragazze nigeriane costrette con la violenza a prostituirsi da tre connazionali, due donne e un uomo fermati dagli uomini della DDa, c'è anche un possibile caso di omicidio con occultamento di cadavere. La vittima è un'altra ragazza che, stando ad alcune testimonianze, si sarebbe ribellata ai soprusi dei suoi aguzzini (due donne e un uomo) e che proprio per questo sarebbe stata colpita mortalmente all'addome da uno di loro con una bottiglia. Il ferimento sarebbe avvenuto durante una festa a base di sesso e droga: la giovane, sanguinante, prima avrebbe implorato inutilmente l'aggressore di portarla all'ospedale. Poi sarebbe uscita barcollante dall'appartamento, scomparendo nel nulla. Di qui l'apertura del filone d'inchiesta per omicidio e occultamento di cadavere.

Durante le indagini, gli uomini della Dda hanno scoperto che lo stesso uomo che ferì forse a morte la ragazza ha organizzato a più riprese stupri e violenze per costringere le vittime a continuare a prostituirsi e a pagare la cifra concordata con le famiglie per portarle dalla Nigeria in Italia (vedi qui sotto l'articolo collegato). Le vittime venivano continuamente minacciate anche di pesanti ritorsioni nei confronti dei genitori e dei fratelli rimasti in Nigeria.

Il giudice per la indagini preliminari non ha convalidato il fermo dei tre arrestati ma ha disposto la misura cautelare sia per le due donne, Ogbol Joy Jeremiah, 40 anni, e Linda Ify Haruna, 34, che per l'uomo, Jerry Ogboy Atoe, 48 anni. Sono accusati a vario titolo di tratta di persone, sfruttamento della prostituzione, traffico di droga, minacce e lesioni.