Un vero e proprio blitz è stato condotto dalla Polizia Penitenziaria nel reparto di alta sicurezza del carcere della Dogaia di Prato, dove insieme al personale di supporto proveniente anche da altri istituti della regione, sono stati ritrovati ben nove telefoni cellulari, quasi tutti smartphone.
Un ritrovamento frutto delle investigazioni portate avanti per giorni dagli stessi agenti della Penitenziaria, che hanno messo sotto controllo alcuni detenuti e i loro movimenti all'interno della struttura.
Quindi, nella giornata di ieri, sabato 11 Gennaio, c'è stato l'intervento di un centinaio di agenti, che hanno dato vita a "un'intensa operazione", come l'hanno definita i sindacati di categoria di Cgil, Uil, Sappe, Sinappe, Osapp e l'Unione sindacale di Polizia Penitenziaria.
Che, comunque, hanno evidenziato ancora una volta le criticità del carcere pratese. "Gli eventi critici sono molto frequenti e il personale è ridotto all’osso - hanno spiegato - nonostante ciò l’abnegazione e la dedizione al lavoro distinguono in maniera impeccabile il personale della casa circondariale di Prato, sempre pronto al sacrificio e a mettersi a disposizione".