Sfruttamento dei lavoratori, violenza e intimidazioni. Quattro persone sono state raggiunte da altrettante misure cautelari nell'ambito di un'inchiesta nata nel contesto della 'guerra della grucce'.
I reati ipotizzati, a vario titolo, sono intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro aggravato dall'uso della violenza e della minaccia, rapina aggravata, lesioni personali plurime nei confronti di lavoratori aderenti al sindacato.
Per un uomo di 45 anni, considerato il principale responsabile delle attività illecite, sono scattati gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Per gli altri tre è stato invece disposto il divieto di dimora nella provincia di Prato.
Al centro delle indagini una società con sede nel pratese attiva nel settore della logistica e del facchinaggio. Le indagini, anche attraverso alle testimoniante di alcuni operai, avrebbero portato alla luce turni massacranti di oltre 12 ore al giorno, un controllo costante sull'attività lavorativa, contratti assenti o non rispettati, oltre a stipendi e licenziamenti decisi arbitrariamente. Tra gli episodi documentati ci sarebbero anche pestaggi notturni e aggressioni organizzate da persone che sarebbero, secondo gli inquirenti, riconducibili agli indagati.