Hanno perso il posto di lavoro e sono già stati rimpiazzati i quattro ginecologi accusati di peculato e truffa ai danni dello Stato per aver effettuato visite specialistiche durante l'orario di lavoro ma al di fuori del circuito delle prenotazioni, quindi in nero. Ad annunciare il licenziamento è stata la Asl Toscana Centro.
"L’Azienda comunica che si sono conclusi con il licenziamento i procedimenti disciplinari nei confronti di alcuni dei medici coinvolti nella nota vicenda su irregolarità relative all’effettuazione di visite specialistiche in ambito ginecologico presso l’Ospedale di Prato - si legge in una nota - L’Azienda ha già provveduto a rinforzare l’organico del reparto con l’assunzione di nuovo personale".
A procacciare ai ginecologi in questione le clienti visitate in nero erano internediari cinesi. L'indagine è iniziata quando una giovane donne cinese si è presentata a un Centro salute in preda a dolori e ha mostrato all'ostetrica di turno una pillona abortiva distribuita solo all'interno dell'ospedale.