La protesta ha preso il via davanti alla Biblioteca nazionale e poi ha percorso il lungarno fino a piazza Ognissanti. Al centro delle richieste dei manifestanti, un contratto specifico per gli insegnanti che ne riconosca la professionalità.
"Caro Renzi e Cara Giannini, siamo noi la buona scuola" si leggeva sui cartelli innalzati dai docenti e altre scritte come "le nostre scuole non sono aziende", "la scuola pubblica non si vende", "la scuola pubblica va salvaguardata, niente soldi alla privata".
"Quello del governo Renzi è il progetto di riforma peggiore che sia mai stato predisposto - ha dichiarato il coordinatore nazionale di Gilda Rino Do Meglio - I docenti vengono espropriati degli scatti di anzianità a cui hanno diritto per contratto, e sono condannati a stipendi ancora più miseri. Non vogliamo diventare impiegati dell'istruzione".
"Non vogliamo elemosinare punti con fantomatici corsi on line per fare carriera - ha concluso Di Meglio - Vogliamo soltanto insegnare e dedicarci ai nostri alunni".