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Professionisti in allarme: "Abbassateci l'Irap"

I vertici di Confprofessioni Toscana hanno chiesto alla Regione di metter mano alla Finanziaria riportando l'aliquota al 3,9%, com'era nel 2013

Nel 2013 i lavoratori autonomi messi in cassa integrazione sono stati oltre 6mila in tutta Italia, ma la Toscana su questo fronte ha retto bene, visto che i professionisti costretti a ricorrere agli ammortizzatori sociali sono stati solo il 5% del totale. 
Nonostante questo il presidente di Confprofessioni Toscana, Fabio Battaglia, commercialista che guida questa categoria che raggruppa al suo interno i sindacati delle professioni ordinate, ha lanciato un appello alla Regione. "Nel 2013 - ha spiegato Battaglia - il presidente Enrico Rossi chiese al mondo delle professioni un 'contributo di responsabilità' in un momento di grave crisi economica. La Regione, nel momento di licenziare la Finanziaria, decise infatti di portare l'aliquota Irap dal 3,9% al 4,82%"

Un balzello che per le casse della Toscana ha significato un'entrata da 1,9 miliardi di euro, ripartiti tra professionisti pubblici e privati. Ora, con l'acuirsi della crisi e la difficoltà per i professionisti di riscuotere i compensi per le prestazioni erogate, il presidente Battaglia ha proposto un contro patto alla Regione. "Chiediamo un contributo di fiducia e responsabilità - ha detto il numero uno di Confprofessioni - riportando l'aliquota ai livelli del 2013".

In Toscana i professionisti sono oltre 25 mila, di cui almeno 10 mila medici, ma anche commercialisti, notai e consulenti.