La procedura, adottata in via preauzionale per prevenire un potenziale contagio da parte del meningococco di tipo C che ha ucciso la giovane, è stata applicata ai familiari, agli amici che hanno avuto contatti diretti, i colleghi di lavoro del negozio di Montevarchi in cui la ragazza lavorava, e ad altre persone che hanno motivato la loro vicinanza alla ragazza nei 10 giorni precedenti (il ricovero è avvenuto giovedì scorso): oltre questo limite il pericolo di contagio si esaurisce.
L'allarme tra la popolazione è alto: molte le telefonate arrivate nelle ultime ore alle strutture dalla Asl di Arezzo, per avere chiarimenti sul comportamento da tenere e informazioni sulla profilassi anti-meningite: le chiamate sono arrivate non solo dall'aretino, ma anche dalla province di Firenze, Siena e Prato, tramite i medici di guardia medica) per avere dettagli. Molte di queste chiamate si sono risolte chiarendo i termini del possibile contagio.