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Albegna, alluvionati in corteo, cantieri aperti

Un centinaio di persone ha manifestato per sollecitare i lavori per la messa in sicurezza del fiume. Operai al lavoro anche nei giorni festivi

Il 14 ottobre scorso, nel corso dell'ultima ondata di maltempo che ha investito la Toscana, il torrente Albegna ha rotto gli argini e nell'alluvione sono morte due donne, travolte con la loro auto dalla furia delle acque.

In risposta alle proteste degli alluvionati che hanno sfilato in corteo fino all'argine dell'Albegna,  il presidente della Regione Enrico Rossi ha sottolineato che ieri, nonostante il giorno festivo, in Maremma i cantieri aperti per riparare i danni provocati dal maltempo erano in funzione.

"Con la nuova legge regionale post stato di emergenza, in qualità di presidente posso avviare in tempo reale opere di estrema urgenza - ha spiegato Rossi - Per  il ripristino dello spaltone dell'Albegna, l'argine Magione Radicata, i danni alle strade e ai privati saranno necessari 9 milioni di euro".

"Una settimana fa ero a discutere con i cittadini colpiti per la seconda volta in due anni dall'alluvione. - ha detto ancora il governatore -  In pochi giorni abbiamo modificato la vecchia legge sulla protezione civile e ci siamo assunti nuove responsabilità. Ora dobbiamo monitorare il programma dei cantieri per evitare ritardi e controllare il rispetto degli impegni. Tornerò presto nelle zone dell'Albegna per presentare ai cittadini il calendario dei lavori e raccogliere osservazioni e proposte".