Lavoro

Le proteste di 130 corrieri di Amazon a Pisa

Fanno parte di due aziende che consegnano merci per Amazon. Protestano per i carichi di lavoro eccessivi e il ricorso alla cassa integrazione

I corrieri che protestano

Cresce la protesta dei corrieri che lavorano con lo stabilimento Amazon di Montacchiello a Pisa, aperto dal Novembre 2020.

Dopo i lavoratori della Trasline, che ieri hanno scioperato per il quinto giorno consecutivo, anche quelli della Loed hanno deciso di protestare. Entrambe le ditte di Montacchiello fanno parte dell’appalto per il servizio di consegna di Amazon: Trasline occupa complessivamente circa una quarantina di corrieri, Loed circa novanta.

Perché i corrieri protestano? I corrieri di Trasline, ha spiegato la Uil trasporti, hanno scioperato per il "ricorso alla cassa integrazione, per i carichi eccessivi di lavoro e la franchigia a carico dei lavoratori: oggi sono infatti i lavoratori a dover pagare di tasca propria eventuali danni al furgone in caso di incidente. I lavoratori della Loed hanno invece incrociato le braccia per denunciare anch'esse gli eccessivi carichi di lavoro, che li costringono a turni frenetici che possono mettere a rischio la loro incolumità".

“Stiamo lottando a fianco dei lavoratori innanzitutto per affermare un diritto fondamentale: la sicurezza - ha detto Marco Sarlo della Uil trasporti Toscana - I corrieri si trovano costretti a coprire turni frenetici alla guida dei furgoni, diventando un pericolo per sé e per gli altri. Inoltre è inaccettabile che si ricorra agli ammortizzatori sociali in un settore, come quello dell’e-commerce, che durante la pandemia ha visto moltiplicarsi il proprio giro di affari. Lunedì si terrà un incontro con Assoespressi dove faremo emergere tutto il disagio dei lavoratori”.