Lavoro

Province, i dipendenti scendono in piazza

Presidio di protesta davanti alla sede della Regione per chiedere la salvaguardia, in Toscana, di 1500 posti di lavoro a rischio dopo la riforma

Alla vigilia della manifestazione nazionale in programma per domani, 16 dicembre, a Roma, Cgil, Cisl e Uil hanno organizzato un sit-in di sensibilizzazione a cui hanno partecipato decine di dipendenti di tutte e dieci le amministrazioni provinciali toscane. 

Al centro della mobilitazione, le conseguenze di una misura contenuta nella legge di stabilità del governo Renzi che prevede di ridurre di 830 milioni di euro la spesa per il personale delle province e delle città metropolitane alla luce di una rideterminazione delle piante organiche. Il tutto si tradurrebbe in un taglio di almeno 19.300 posti di lavoro a livello nazionale e 1500 in Toscana del tutto "slegato - spiegano i sindacati - dal rirodino dlele funzioni che garantiscono servizi come la manutenzione delle scuole superiori, la salvaguardia degli assetti idrogeologici, la manutenzione delle viabilità di competenza provinciale, i centri per l'impiego".

Sindacati e lavoratori chiedono quindi al mondo politico e alle istituzioni "la modifica della legge di stabilità, il rispetto del protocollo di garanzia fra governo e sindacati, la salvaguardia dei livelli occupazionali".

"Vergognose scelte politiche unilaterali - dicono Cgil, Cisl e Uil - stanno smantellando i servizi ai cittadini e svilendo la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori delle Province".