Cronaca

Carte false e in 40 intascano il sussidio non dovuto

Gli accertamenti della guardia di finanza sui percettori di Reddito d'emergenza hanno portato a scoprire un danno all'erario di oltre 66mila euro

Chi era già ospite di strutture che offrivano vitto e alloggio, chi addirittura lavorava: tutti e 40 però avevano fornito false autocertificazioni per ottenere il Reddito d'emergenza (Rem) intascandosi un sussidio non dovuto per un ammontare complessivo di 66.880 euro.

A scoprirli è stata guardia di finanza del comando provinciale di Livorno, che ha effettuato accertamenti anche a seguito di segnalazioni. I 40 sono sia uomini che donne che soggiornavano in un centro d'accoglienza a totale carico dello Stato. Alcuni per altro avevano un lavoro. Sono stati tutti sanzionati e segnalati all'Inps per la sospensione del beneficio e il recupero di quanto già indebitamente percepito.

Il Rem, previsto a partire dal 2020, è una misura di sostegno pensata per essere a favore di soggetti e famiglie in situazione di difficoltà economica. Consiste in un'erogazione fino a 5 mensilità dell’importo tra un minimo di 400 euro e un massimo di 800 euro per rata, fino al limite di 4.000 euro annui. 

Tra i vari requisiti richiesti per potervi accedere – oltre a specifiche condizioni socioeconomiche – c'era quella di non essere ospite di strutture poste a totale carico dello Stato tra cui, oltre a quelle sanitarie, anche i Centri di accoglienza sanitaria per stranieri (Cas).