Cronaca

Cuoco e barista, lavoro nero in riva al mare

Sette giorni su sette da mattina a sera, in parte con retribuzione tracciata ma il grosso fuori busta. E' arrivata la guardia di finanza

Il cuoco lavorava sette giorni su sette da prima di pranzo a dopo cena e percepiva 1.000 euro regolarmente e con mezzi tracciabili, più un fuori busta in nero di altri 1.500-2.000 euro. La barista, invece, era del tutto priva di contratto e veniva retribuita con 50 euro al giorno cash.

Le violazioni sono state riscontrate dalla guardia di finanza in uno stabilimento balneare del Livornese, che ora rischia anche la sospensione dell'attività per avere impiegato lavoratori irregolari in misura superiore al 10% del totale della forza lavoro presente al momento dei controlli. Così stabilisce la legge.

C'è poi la questione dell'uso di contante, anch'essa una violazione. La normativa infatti, spiegano le Fiamme Gialle, prevede che i compensi dei lavoratori debbano essere corrisposti esclusivamente con mezzi tracciabili.