Fingendosi un militare statunitense l'aveva fatta invaghire online e poi, una volta conquistata la sua fiducia, accampando scuse era riuscito a farsi fare un bonifico scucendole migliaia di euro: la donna però a un certo punto ha sospettato di essere caduta in una truffa romantica e si è rivolta ai carabinieri.
Dalla provincia di Livorno, i militari dell'Arma hanno seguito il flusso di denaro e sono arrivati a identificare il presunto responsabile in un 26enne di origini nigeriane residente in Puglia, che adesso è stato denunciato per truffa.
La donna caduta nel raggiro "qualche mese fa aveva conosciuto online, tramite un’applicazione, un uomo con cui aveva allacciato una sorta di rapporto a distanza. L’interlocutore le si era presentato come un militare statunitense in missione e, dopo averne conquistato l’attenzione e la fiducia, le aveva paventato il timore di perdere i propri beni, prospettando di inviarglieli ed in tal modo metterli al sicuro", ricostruiscono i carabinieri del comando provinciale di Livorno.
"Dopo aver comunicato i suoi dati personali a seguito di esplicita richiesta, asseritamente necessari per organizzare l’invio, la vittima ha ricevuto una comunicazione che dei beni erano in attesa di essere sdoganati e per avviare la procedura era necessario versare diverse migliaia di euro. Non disponendo di tutto l’importo richiesto, la vittima era riuscita a ridurre la cifra richiesta a 2.000 euro, versati tramite bonifico".
A quel punto, però, la 40enne si è vista chiedere altro denaro. Al che le è balenato il sospetto di essere stata vittima di un raggiro. Una volta rifiutatasi di pagare, la donna è stata 'bloccata' online dall'interlocutore che si è reso irreperibile. E' scattata la denuncia. L'uomo dovrà rispondere di truffa.
I consigli dei carabinieri
"Quando si è destinatari di richieste di denaro, soprattutto se da parte di persone che non si conoscono direttamente ma solo online (considerando che online è facile occultare l’identità o trarre in inganno paventandone una completamente differente) può essere di aiuto rivolgersi per un confronto/consiglio, senza particolari formalismi, ad una Stazione Carabinieri o al 112 NUE", è l'indicazione dell'Arma.
"Quando purtroppo si resta vittime di raggiri, sempre più sofisticati ed articolati, è importante denunciare per poter consentire l’avvio di mirate indagini", concludono i carabinieri.