Cibi a rischio e lavoro nero: la guardia di finanza di Prato e personale della Asl hanno chiuso 5 ristoranti del territorio provinciale sospendendone l'attività dopo avervi sorpreso 50 lavoratori irregolari e sequestrato 2.105 chili di alimenti e piatti pronti malsicuri.
L'operazione denominata Fast Food ha portato ad elevare sanzioni per oltre 13mila euro nei confronti dei titolari responsabili degli esercizi.
Nello specifico i finanzieri del nucleo mobile pratese hanno riscontrato violazioni in materia di tracciabilità dei prodotti, che hanno rivelato una "rilevante situazione di rischio batteriologico per le modalità di conservazione e preparazione dei prodotti alimentari impiegati", spiegano le Fiamme Gialle.
Le ispezioni hanno portato a constatare carenze igienico-sanitarie in termini di pulizia dei locali cucine, procedure di profilassi e modalità di preparazione e conservazione dei cibi, smaltimento dei rifiuti organici e inidoneità degli impianti. I cibi lì non erano idonei al consumo.