Politica

Quirinale, si apre la partita dei grandi elettori

Il consiglio regionale della prossima settimana dovrà indicare i tre esponenti toscani. Rossi: "Rispetterò nome Pd ma sia una figura che mi convince"

Due anni fa fu l'occasione per una delle tante polemiche a distanza tra Matteo Renzi e Pierluigi Bersani. Stavolta, invece, tutto potrebbe (o dovrebbe) filare più liscio. 

Anche la Toscana, infatti, deve prepararsi alla nomina dei 3 grandi elettori che parteciperanno all'elezione del successore di Giorgio Napolitano (la prima convocazione del Parlamento in seduta comune è prevista per il 29 gennaio) e prassi istituzionale vuole che i tre posti siano occupati da due membri della maggioranza (generalmente presidente della Regione e presidente del consiglio regionale) e uno di opposizione (vicepresidente o capogruppo).

Una prassi che alla fine fu rispettata anche due anni addietro quando però forte fu la tensione per il desiderio di Matteo Renzi (allora sindaco di Firenze) di prendere il posto di Monaci nella partita che vide come altri protagonisti Rossi e Benedetti (Forza Italia). 

L'argomento sarà domani al centro della discussione sulla programmazione dei lavori del consiglio regionale e, calendario alla mano, dovrebbe approdare in aula già il prossimo martedì. Magari con l'indicazione di confermare il "trittico" che già contribuì a dar vita al Napolitano bis dopo i giorni del caos seguito alla mancata elezione di Romano Prodi.

Sulla figura che dovrà insediarsi al Quirinale, intanto, il presidente Rossi ha detto di voler essere "disciplinato rispetto al nome che sceglierà il Pd, purché sia una figura che mi convinca" spiegando che "Giorgio Napolitano è stato un grande presidente che ha unito il Paese" e che serve una figura "della sua stessa autorevolezza o di quella di Ciampi".