Cronaca

Rapine in banca con pestaggio, 3 arresti

Incastrati dai carabinieri tre fratelli napoletani, residenti nel livornese, autori di violente rapine in banca con botte e morsi agli impiegati

Il bottino complessivo dei colpi aveva superato i 50.000 euro e nell'agosto scorso erano finiti in manette i primi due componenti della banda.

Secondo quanto spiegato dagli inquirenti, a "tradirli" sarebbe stato l'unico pregiudicato della famiglia che avrebbe lasciato una impronta nel sistema di rilevamento digitale delle porte di accesso alle banche permettendo dunque agli inquirenti di avere una traccia su cui indagare.

Fabio, Alessandro e Valerio Dell'Aquila (31, 36 e 38 anni, residenti da 15 a Rosignano Marittimo) si sarebbero resi protagonisti di almeno 7 colpi, tra rapine tentate e messe a segno in un lasso di tempo che va da aprile ad agosto.

In casa degli arrestati i carabinieri hanno sequestrato cappellini, parrucche e indumenti che sarebbero stati utilizzati per mettere a segno i colpi. Il "modus operandi" prevedeva che uno di loro si fingesse imprenditore ed entrasse nella banca accompagnato da un sedicente dipendente, e una volta all'interno dell'istituto davano sfogo alla violenza nei confronti del personale

In un caso la banda aveva ripetutamente colpito in testa il direttore con una bottiglia di vetro e in un altro aveva preso a morsi una dipendente per costringerla ad aprire la cassaforte.