Spettacoli

Re Carlo e l'incontestabile forza dei numeri

Al di là della gara canora vinta dal gruppo Il volo con il brano Grande amore, è il conduttore fiorentino il vero trionfatore del Festival di Sanremo

Foto IlSussidiario.net

La critica è stata sempre fredda o al massimo tiepidina con Carlo Conti e quindi figuriamoci se poteva affibbiargli qualche elogio proprio in occasione del Festival di Sanremo, l'evento top, il supremo traguardo per qualunque conduttore televisivo nato da mamma italiana.

Ma alla fine i numeri sono numeri e quelli che Carlo Conti può esibire a telecomandi spenti sono l'estrema sintesi di un successo: 11 milioni e 700mila spettatori nella serata di apertura con il 49,9 per cento di share, 10 milioni nella seconda serata, 10 milioni e 586mila nella terza, 9 milioni e 800mila nella quarta, 11 milioni e 843mila (con il  54,21 per cento di share) nella finalissima. La media di ascolti più alta dell'ultimo decennio.

E allora: visto che praticamente la metà dei telespettatori italiani è rimasta incollata davanti al Festival di Sanremo per cinque giorni consecutivi anche se alcuni cantanti erano senza voce, anche se altri stonavano in modo imbarazzante, anche se le canzoni erano quasi tutte bruttine, anche se i comici facevano ridere così e così, anche se le vallette erano di salute cagionevole, anche se i dottori delle vallette spacciavano antidolorifici dagli effetti controproducenti sulla conduzione, anche se pure i grafici hanno sbagliato a compilare la classifica finale, ovviamente in diretta... buona parte del merito non può essere che sua, di Carlo Conti da Firenze, l'uomo che tiene il palco per cinque ore senza perdere un colpo e apparentemente senza nemmeno sudare; l'uomo che si è emozionato un pochino solo intervistando gli Spandau Ballet, gli idoli della giovinezza; l'uomo che si porta dietro gli amici e trova il modo di ricordare al pubblico dell'Ariston quello più sfortunato, Francesco Nuti; l'uomo che è riuscito a vantarsi di essere fiorentino anche con Will Smith che oltretutto ci ha messo un po' a capire la battuta.

Per la cronaca, fra i big in finale, i toscani Marco Masini e Irene Grandi si sono classificati rispettivamente al sesto e al dodicesimo posto. Primo il gruppo Il Volo, secondo Nek e terza Malika Ayane.

Il prossimo anno, a Sanremo, il direttore della Rai Gubitosi vorrebbe a tutti i costi di nuovo lui, Re Carlo. E tutto il resto è invidia.